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In sostanza, Che cosa gli posso dare da mangiare?
Spesso ci si affida come primo step a colui che ci ha dato il coniglio, di solito il venditore del pet shop, a volte ci si può trovare di fronte a una persona sufficientemente competente e onesta da saperci indirizzare a una alimentazione corretta, ma il più delle volte ci troviamo di fronte qualcuno che semplicemente ‘’vende conigli’’ e non ha nozioni su come si gestiscono e alimentano e si limiterà a venderci crocchette per conigli e bastoncini di melassa e semi che aiutano più la salute delle finanze del venditore che non quella del nostro coniglio. Quindi è importantissimo appena si prende in casa un coniglio rivolgersi a un veterinario esperto in animali non convenzionali che saprà consigliarvi sulla corretta gestione ( gabbia, comportamenti, patologie, errori da evitare) e sull’alimentazione.
L’alimentazione del coniglio è in realtà semplicissima, la domanda che dovete porvi è:
Se fossi un coniglio che vive in natura, che cosa mangerei?
La risposta è facilissima:
ERBA e FIENO
Infatti il coniglio deve mangiare costantemente erbe miste (se avete la possibilità di raccoglierle non contaminate da pesticidi, fatele asciugare un po' e sono pronte da gustare.)
E fieno di buona qualità (ci sono tantissime marche in commercio).
Se non avete possibilità di andare per campi come una mondina a raccogliere erbe, tranquilli, il fieno basterà!
Ma perché questi due alimenti devono trovarsi in maniera illimitata (cioè dovete metterli sempre al coniglio, non deve mai finire.) nella mangiatoia del vostro amico?
È semplice, i conigli hanno bisogno di masticare, questo perché la natura li ha dotati di denti che crescono di continuo! In natura infatti i conigli si trovano a mangiare materiali molto fibrosi come l’erba e i fiori, se avessero denti come i nostri dopo qualche mese sarebbero completamente consumati dalla masticazione!
Ecco quindi perché è importante fornire questi due alimenti ai nostri conigli in modo che non sviluppino patologie dentali e in modo da far funzionare al meglio il loro apparato gastroenterico, garantendo una corretta motilità intestinale.
Altri alimenti che potete somministrare quotidianamente, ma con moderazione (moderate quantità 1 o 2 volte al giorno) asciugate e a temperatura ambiente sono le verdure:
Radicchio, Indivia, Sedano, Ravanelli, Peperoni, Carote, Foglie di carota, Lattuga, Rucola, Zucchine, Catalogna, Carciofi, Broccoli, Borragine, Bietole, Cavolo, Cavolfiore, Spinaci, Crescione, Finocchi, Rosmarino, Timo, Salvia, Menta, Melissa, Verza.
Altro alimento molto amato dai conigli, ma di cui non dobbiamo abusare è la frutta, va somministrata massimo 2 o 3 volte a settimana (perché è troppo zuccherina, può creare abusandone, gas intestinale, feci molli e aumento di peso.). Ecco quali frutti possiamo dare al nostro coniglietto:
Mela, Pera, Banana, Albicocca, Ananas, Anguria, Ciliegia, Fragola, Lampone, Melone, Pesca, Kiwi, Uva.
I pellet per conigli invece vanno dati raramente come premietti e devono essere di buona qualità e ricchi di fibra, quelli con dentro pezzi di cereali e semi non sono adatti assolutamente per i conigli.
Per finire come amavano dire gli antichi romani ‘’In cauda venenum ‘’ (alla fine il veleno)! Passiamo quindi a una lista degli alimenti che dovete evitare come la peste e che possono portare il vostro coniglio ad avere gravi problemi o addirittura a morte se somministrati:
carne, pane, pesce, pasta, uova, formaggi, yogurt, latticini, biscotti, cereali, crackers, grissini, cioccolato, funghi, aglio, avocado, patate, cipolla, legumi, melanzane, parti verdi dei pomodori, porro, rabarbaro, peperoncino, insalata iceberg.
Spero con questo breve articolo di avervi sensibilizzato riguardo l’alimentazione del vostro caro coniglio da compagnia. Vi ricordo, in caso di dubbi e perplessità di affidarvi sempre a un medico veterinario esperto in animali non convenzionali cosi da poter vivere con il vostro pet una vita lunga e in salute!
Dott. Marco Petrini,
Medico veterinario esperto in animali non convenzionali, operante in provincia di Roma.
Instagram: dottorpet
Dott. Valerio Ciarrocchi
I cosiddetti “rinforzi positivi” aiutano oltre a consolidarne il rapporto, nell’educazione e apprendimento del nostro amico a 4 zampe. Oggi molti proprietari ,commettono l’errore di sostituire attraverso un sovraddosaggio di snack il vero e proprio pasto giornaliero.
Meno apporto calorico sarà dato invece dal classico biscotto: L’80% dei biscotti esistenti in commercio, avrà una stimata fonte di cereali, ma da non dimenticare che in alcuni troveremo una piccola percentuale di fonte proteica. Anche in questo caso è da tenere in considerazione la stima dei coloranti, conservanti ed additivi contenenti.
Ma non dimentichiamoci dei nostri felini: Sempre più esigenti e dal palato fine, loro prediligono quelli ad alto valore proteico, ma scarteranno quelli più naturali, per favorire altri con più additivi e conservanti molto più appetibili ma a lungo andare dannosi soprattutto in quelli castrati o sterilizzati. Così come il cane anche per loro la scelta di uno snack o un bocconcino è dettata dall’esigenza. Su un soggetto sano, la scelta sarà quella con un elevato contenuto proteico ma più naturale possibile. Molti di essi, durante i periodi di muta o stress, nel loro grooming giornaliero, ingeriscono grandi quantità di pelo, in questa fase sarebbe opportuno prediligere snack con un buon contenuto di malto per favorirne la loro eliminazione. Sia se parliamo di cane che di gatto è sempre indicato ponderare la scelta dello snack, spesso tendiamo a sottovalutare il loro apporto calorico e nutrizionale, ricordate che un uso sbagliato influirà negativamente sulla loro alimentazione.
Nutrizionista area vet con Master in nutrizione e alimentazione cane e gatto. Opero anche a domicilio in Abruzzo e in diversi ambulatori .
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Dott. Valerio Ciarocchi
Cercheremo di sfatare miti e cercare di far chiarezza su alcune cose.
I classici avanzi del nostro pranzo/cena, o il comune pezzettino di pane come snack, è una alimentazione sbagliata , i nostri animali non sono bidoni dell’immondizia! a lungo andare porterà solo ad una carenza nutrizionale o ad altri problemi legati a una sbagliata alimentazione (obesità,colesterolo, diabete, dermatite, disbiosi intestinale ecc). Lo strappo alla regola potrebbe portare, a lungo o a breve termine, a delle ripercussioni anche irreversibili!
Dott Valerio Ciarrocchi
Nutrizionista area vet con
Master in nutrizione e alimentazione cane e gatto
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